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Per reazioni di fusione (o anche di fissione) studiate finora non sono conosciuti catalizzatori. C'è forse da notare che il premio nobel Hans Bethe aveva sviluppato la sua teoria (ciclo "Ciclo del carbonio-azoto" o di Bethe-Weizsäcker<ref> http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_del_carbonio-azoto</ref>) per reazioni di fusione che avvengono a temperature al di sopra di 14 milioni di gradi K e portano alla formazione di elio a partire da idrogeno. La probabilità una reazione avviene una volta in 10<sup>8</sup> anni. In questo caso azoto o carbonio potrebbero essere considerati come una sorta di "catalizzatore" per la fusione calda di idrogeno.
 
Per reazioni di fusione (o anche di fissione) studiate finora non sono conosciuti catalizzatori. C'è forse da notare che il premio nobel Hans Bethe aveva sviluppato la sua teoria (ciclo "Ciclo del carbonio-azoto" o di Bethe-Weizsäcker<ref> http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_del_carbonio-azoto</ref>) per reazioni di fusione che avvengono a temperature al di sopra di 14 milioni di gradi K e portano alla formazione di elio a partire da idrogeno. La probabilità una reazione avviene una volta in 10<sup>8</sup> anni. In questo caso azoto o carbonio potrebbero essere considerati come una sorta di "catalizzatore" per la fusione calda di idrogeno.
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Da osservatori furono avanzate diverse ipotesi a proposito del catalizzatore enigmatico. Rossi escludeva il Raney-nickel, anche se secondo voci due incendi nel suo laboratorio sarebbero da mettere in relazione all'uso dello Raney-nickel. Focardi da parte sua, dichiarava di non conoscere il "catalizzatore", ma avanzava l'ipotesi che non si tratterebbe di un elemento chimico ma piuttosto di un composto, che "catalizzerebbe" la dissociazione della molecola H2 in idrogeno atomico. (Una discussione concernente catalizzatori per tale scopo fu pubblicata nel 1999 da Romanowski<ref>S. Romanowski, W. M. Bartczak, R. WesoÅ‚kowski: ''Density Functional Calculations of the Hydrogen Adsorption on Transition Metals and Their Alloys. An Application to Catalysis'', (3.8.1999), Langmuir, 1999, 15 (18), pp 5773­5780 - DOI: 10.1021/la981339q [http://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/la981339q]</ref>).
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Per impedire l' identificazione del suo catalizzatore, fu impedita la spettrometria di raggi gamma durante le sue dimostrazioni pubbliche a Bologna.
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==attivazione e arresto della fusione secondo Rossi e Focardi==
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Secondo le informazioni che vengono forniti dagli inventori, la presunta fusione dovrebbe avvenire quando la polvere di nickel in presenza di gas idrogeno supererebbe una certa temperatura, che però non viene specificata precisamente.
    
==riferimenti==
 
==riferimenti==
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