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| ==EON Srl, Leonardo Corporation e la Defkalion Green Technologies== | | ==EON Srl, Leonardo Corporation e la Defkalion Green Technologies== |
− | Una ditta italiana che spesso viene nominata in relazione al catalizzatore di energia di Rossi e Focardi e la EON srl di Rossi con una sede sia a Bondeno (prov. Di Ferrara)<ref>Eon S.r.l., V. C.ragazzi 18, I-44012 Bondeno</ref>, sia a Roma<ref>EON Srl, Via Ottaviano 66, Roma</ref>. Presso la sede della EON di Bondeno un "E-cat" sarebbe stato usato per un lungo periodo per motivi di riscaldamento a costi quasi zero. Rossi sostiene inoltre di aver usato uno dei suoi presunti reattori nucleari a casa sua per riscaldare l‘acqua. Non esistono prove o testimoni per queste asserzioni. Dall‘ anno 2006 e conosciuta un‘ autorizzazione provinciale che autorizza la EON di Bondeno di gestire una piccola centrale elettrica da un MW (elettr.) a base di biodiesel. | + | Una ditta italiana che spesso viene nominata in relazione al catalizzatore di energia di Rossi e Focardi è la EON srl di Rossi con una sede sia a Bondeno (prov. di Ferrara)<ref>Eon S.r.l., V. C.ragazzi 18, I-44012 Bondeno</ref>, sia a Roma<ref>EON Srl, Via Ottaviano 66, Roma</ref>. Presso la sede della EON di Bondeno un "E-cat" sarebbe stato usato per un lungo periodo a scopo di riscaldamento a costi quasi zero. Rossi sostiene inoltre di aver usato uno dei suoi presunti reattori nucleari a casa sua per riscaldare l'acqua. Non esistono prove o testimoni per queste asserzioni. Esiste una disposizione provinciale del 2006 che autorizza la EON di Bondeno di gestire una piccola centrale elettrica da un MW elettrico a base di biodiesel. |
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− | A Atene esiste la piccola ditta "Defkalion Energy" o "Defkalion Green Technologies S.A."<ref>http://www.defkalion-energy.com/</ref> (Rossi la chiamava in modo diverso secondo il caso) in possesso di investitori sconosciuti non-italiani. La ditta sembra di essere creata solo per commercializzare il Ecat di Rossi e Focardi, non si conoscono altre attivita della ditta. Sulla sua pagina web viene indicato un indirizzo a Atene.<ref>Defkalion Green Technologies S.A., Temporary Head Quarters - Mesogeion Avenue 2-4, Athens Tower, 18th Floor, GR-11527 Athens, Tel: +30 210 7770602, Fax: +30 210 7770608. Email: info@defkalion-energy.com</ref> Come incaricato per la stampa viene indicato un certo Symeon Tsalikoglou. Il responsabile dello domain internet e un Andreas Meintanis a GR-19200 Elefsina. | + | A Atene esiste la piccola ditta "Defkalion Energy" o "Defkalion Green Technologies S.A."<ref>http://www.defkalion-energy.com/</ref> (Rossi la chiama in modo diverso secondo il caso) posseduta da investitori sconosciuti non italiani. La ditta sembra essere stata creata solo per commercializzare l'E-cat di Rossi e Focardi; non si conoscono altre attività della ditta. Sulla sua pagina web viene indicato un indirizzo in Atene<ref>Defkalion Green Technologies S.A., Temporary Head Quarters - Mesogeion Avenue 2-4, Athens Tower, 18th Floor, GR-11527 Athens, Tel: +30 210 7770602, Fax: +30 210 7770608. Email: info@defkalion-energy.com</ref> Come incaricato per i contatti con la stampa viene indicato un certo Symeon Tsalikoglou. Il responsabile del domain internet è un certo Andreas Meintanis a GR-19200 Elefsina. |
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− | Durante l’anno 2011 gli investitori sconosciuti della piccola Defkalion Green Technologies S.A. vogliono offrire reattori Ecat per clienti industriali sotto la marca "Hyperion". (non da confondere con il concetto di un’altra ditta american, la Hyperion, che prevede di vendere piccoli reattori a fissione) La Defkalion progetta inoltre di costruire entro ottobre 2011 una piccola centrale elettrica da un MW in Grecia. Tale futura centrale lavorerebbe a base di 300 Ecat collegati insieme. (inizialmente dovevano essere 100, poi 120 Ecat). Rossi dichiarava che la Defkalion avrebbe il diritto di produrre i suoi reattori almeno per la Grecia e paesi balcani, forse per tutta l‘Europa. | + | Durante l'anno 2011 gli investitori sconosciuti della piccola Defkalion Green Technologies S.A. intendono offrire reattori E-cat per clienti industriali sotto la marca "Hyperion" (non da confondere con l'omonima ditta americana che prevede di vendere piccoli reattori a fissione) La Defkalion progetta inoltre di costruire entro ottobre 2011 una piccola centrale elettrica da un MW in Grecia. Tale futura centrale funzionerebbe sulla base di 300 E-cat collegati insieme (inizialmente avrebbero dovuto essere 100, poi 120 ). Rossi ha dichiarato che la Defkalion avrebbe il diritto di produrre i suoi reattori almeno per la Grecia e paesi balcanici; forse per tutta l'Europa. |
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− | Secondo la "Investors World" greca, la Defkalion avrebbe gia aquistato una vecchia fabbrica nella localita Xanthi per costruire li una futura central elettrica da un MW. Secondo la stessa fonte, un professore Christos Stremmenos e vecchio ambasciattore greco con buone relazioni col governo greco avrebbe prevveduto a limitare eventuali problemi amministrattivi ad un minimo. | + | Secondo la "Investors World" greca, la Defkalion avrebbe già acquistato una vecchia fabbrica nella località Xanthi per costruirvi una centrale elettrica da un MW. Secondo la stessa fonte, il professore Christos Stremmenos, vecchio ambasciatore greco in buoni rapporti col governo greco, avrebbe provveduto a ridurre al minimo eventuali problemi amministrativi. |
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− | Negli Stati Uniti esiste a Bedford nello New Hampshire una "Leonardo Corporation"<ref>Leonardo Corporation, 116 South River Road, Bedford, N.H. 03110 - USA. Web: http://leonardocorp1996.com</ref> in possesso di Andrea Rossi. L’indirizzo email della Leonardo corporation e identica a quella della EON srl in Italia. Secondo Rossi, questa ditta sarebbe anche autorizzata a produrre i suo Ecat. Attualmente (aprile 2011), la Leonardocorp americana offre piccole centrali elettriche a base di biodiesel che avrebbero elevati valori di efficienza grazie ad un raffredamento intermedio, caricatori turbo e grazie a una tecnica brevettata "EON" che permetterebbe di sfruttare di una parte del calore liberato dal generatore. Forse si tratta del tentativo di usurfruire del effetto Seebeck usando elementi termoelettrici. Rossi sostiene di aver inventato tali elementi termolettrici ad un elevatissimo rendimento di 20%. | + | Negli Stati Uniti esiste a Bedford nello New Hampshire una "Leonardo Corporation"<ref>Leonardo Corporation, 116 South River Road, Bedford, N.H. 03110 - USA. Web: http://leonardocorp1996.com</ref>di proprietà di Andrea Rossi. L'indirizzo email della Leonardo Corporation è identico a quello della EON srl in Italia. Secondo Rossi, questa ditta sarebbe anche autorizzata a produrre i suo E-cat. Attualmente (aprile 2011), la Leonardo corporation americana offre piccole centrali elettriche a base di biodiesel che avrebbero elevati valori di efficienza grazie a un raffreddamento intermedio, a caricatori turbo e a una tecnica brevettata „EON" che permetterebbe di sfruttare una parte del calore liberato dal generatore. Forse si tratta del tentativo di sfruttare l'effetto Seebeck usando elementi termoelettrici. Rossi sostiene di aver inventato tali elementi termoelettrici che offrirebbero l'elevatissimo rendimento del 20%. |
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− | La Leonardo Technologies Inc. (LTI) negli Stati Uniti e un’altra ditta di Rossi con sede a Manchester nello New Hampshire. Questa ditta offre elementi termoelettrici con valori d’efficienza da chiamare "miracolosi". Gli elementi sfruttano dell’ [ttp://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Seebeck effetto Seebeck] (vedi anche effetto Peltier), generando energia elletrica in presenza di una differenza di temperatura. Le tensioni generate sono bassisime (nel ordine di millivolt), ma tensioni piu elevate possono essere ottenute grazie ad una messa in serie di tali elementi. Pero, per diversi ragioni, i rendimenti prattici di tali elementi sono bassi. Si riesce attualmente di ottenere solo 2 o 4 per cento di rendimento. Per questo motivo, tali elementi sono solo in uso nel settore militare o in satelliti. In situazioni dunque dove i costi sono secondari e dove non esiste un‘alternativa (es: "batteria al plutonio"). Per un uso commerciale ed industriale un rendimento del 15% o piu sarebbe indispensabile. Ed e proprio questo che voleva realizzare la LTI di New Hamshire. Rossi aveva inventato un elemento termoelettrico a base di semiconduttori con un rendimento del 20%. Inoltre veniva assertato che la LTI sarebbe in grado di realizzare generatori termoelettrici composti da numerosi tali elementi e con elevate potenze. Rossi parlava di parecchie kW di potenza. Un certo tipo di un tale generatore doveva per esempio erogare un ampere ad una tensione di cento Volt (100 W). Per lo sviluppo die generatori collaborava anche l‘ universita dello New Hampshire. Il dipartimento della difesa americana (DoD) era interessato e incarico la ditta CTC (Johnstown, PA) di evaluare i prodotti della LTI. La perizia della CTC venne poi pubblicata dal Dod.<ref>http://dodfuelcell.cecer.army.mil/library_items/Thermo(2004).pdf</ref> Nella perizia viene messo in evidenza che la maggior parte dei elementi termoelettrici non era funzionanti, di 27 elementi, solo 8 funzionavano. Invece di produrre da 800 a 1000 W, il generatore analizzato produceva soltanto un solo Watt. Altri elementi inviati piu tardi erano funzionanti, ma non avevano rendimenti al sopra di altri prodotti sul mercato. | + | La Leonardo Technologies Inc. (LTI) negli Stati Uniti è un'altra ditta di Rossi con sede a Manchester nello New Hampshire. Questa ditta offre elementi termoelettrici con valori d'efficienza da definire „miracolosi". Gli elementi sfruttano l’effetto Seebeck (vedi anche effetto Peltier) [ttp://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Seebeck],generando energia elettrica in presenza di un gradiente di temperatura. Le tensioni generate sono bassissime (dell'ordine dei millivolt), ma tensioni più elevate possono essere ottenute grazie ad una messa in serie di tali elementi. Però, per diverse ragioni, i rendimenti pratici di tali elementi sono bassi. Si riesce attualmente a ottenere solo 2 o 4 per cento di rendimento. Per questo motivo, tali elementi sono solo in uso nel settore militare o in satelliti; in situazioni dunque dove i costi sono secondari e dove non esiste un'alternativa (es: „batteria al plutonio").Per un uso commerciale ed industriale un rendimento del 15% o più sarebbe indispensabile. Ed è proprio questo che voleva realizzare la LTI di New Hampshire. Rossi aveva inventato un elemento termoelettrico a base di semiconduttori con un rendimento del 20%. Inoltre veniva asserito che la LTI sarebbe in grado di realizzare generatori termoelettrici composti da numerosi tali elementi e con elevate potenze. Rossi parlava di parecchi kW di potenza. Un certo modello di generatore di quel tipo avrebbe dovuto erogare un ampere a una tensione di cento Volt (100 W). Per lo sviluppo dei generatori collaborava anche l'Università dello New Hampshire.Il dipartimento della difesa americana (DoD) era interessato e incaricò la ditta CTC (Johnstown, PA) di valutare i prodotti della LTI. La perizia della CTC venne poi pubblicata dal Dod <ref>http://dodfuelcell.cecer.army.mil/library_items/Thermo(2004).pdf</ref> Nella perizia venne messo in evidenza che la maggior parte degli elementi termoelettrici non era funzionante; di 27 elementi solo 8 funzionavano. Invece di produrre da 800 a 1000 W, il generatore esaminato produceva soltanto un Watt. Altri elementi inviati successivamente erano funzionanti, ma non avevano rendimenti superiori ad altri prodotti sul mercato. |
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| ==Finanziamenti e collaborazione con l’universita di Bologna== | | ==Finanziamenti e collaborazione con l’universita di Bologna== |